Nell’attuale contesto di digitalizzazione dei processi produttivi e organizzativi delle economie avanzate, la competitività di un sistema economico dipende in maniera crescente dal livello medio di competenze digitali che caratterizza la forza lavoro impiegata. A margine del mero possesso o dell’acquisizione di determinate competenze digitali, è rilevante considerare il loro concreto utilizzo sul posto di lavoro. È questo un primo aspetto rilevante per capire se, e in qual misura, il capitale umano disponibile sia sotto o sovrautilizzato. Può sembrare un’ovvietà, ma complice anche la difficoltà nel misurare l’effettivo utilizzo di queste competenze, molti lavori d’analisi, anche per mancanza di precisi dati empirici, si concentrano principalmente sul livello di competenze in possesso della forza lavoro. Una prima questione è quindi capire, dati alla mano, quanto vengano utilizzate le competenze digitali nel mercato del lavoro italiano. Al tempo stesso, le imprese si trovano ad affrontare una duplice sfida: non solo hanno l’esigenza di mantenere le competenze dei lavoratori in organico costantemente aggiornate, ma devono anche essere capaci di attrarre e trattenere nuovi talenti. In un mercato globale sempre più competitivo, la carenza di forza lavoro qualificata appare infatti come la sfida per antonomasia in molte economie avanzate. Uno degli strumenti per attrarre e mantenere forza lavoro qualificata, se non il più immediato, è sicuramente il livello di remunerazione. A tal riguardo, come si colloca il nostro Paese in termini di remunerazione delle competenze digitali? Per rispondere a questi quesiti, abbiamo condotto un’analisi comparativa tra Italia e Germania, le due maggiori economie manifatturiere europee. Lo studio si basa sui dati dell’indagine europea sulle competenze e l’occupazione condotta nel 2021 dal Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale tra eccellenze e provincialismi. L’obiettivo è quello di identificare eventuali differenze nell’utilizzo e nella remunerazione delle competenze digitali nei mercati del lavoro dei due Paesi. I risultati dell’analisi restituiscono nel loro complesso un quadro interessante: seppure l’Italia mostri in media un utilizzo di competenze digitali minore rispetto al contesto tedesco, le differenze fra i due Paesi si concentrano nelle occupazioni meno qualificate, e in particolare nel settore manifatturiero, turistico e delle costruzioni, risultando invece assenti o contenute nelle occupazioni a medio-alta qualifica e negli altri settori. Inoltre, altro aspetto rilevante, tali differenze restano sostanzialmente costanti fra le diverse classi dimensionali d’impresa. A fronte di queste specificità nazionali, dall’analisi emerge tuttavia un ulteriore aspetto: a parità di condizioni, i lavoratori tedeschi godono di rendimenti salariali significativamente più elevati per le loro competenze digitali rispetto ai colleghi italiani.

RENDIMENTI SALARIALI E COMPETENZE DIGITALI

Alessio Tomelleri
2025-01-01

Abstract

Nell’attuale contesto di digitalizzazione dei processi produttivi e organizzativi delle economie avanzate, la competitività di un sistema economico dipende in maniera crescente dal livello medio di competenze digitali che caratterizza la forza lavoro impiegata. A margine del mero possesso o dell’acquisizione di determinate competenze digitali, è rilevante considerare il loro concreto utilizzo sul posto di lavoro. È questo un primo aspetto rilevante per capire se, e in qual misura, il capitale umano disponibile sia sotto o sovrautilizzato. Può sembrare un’ovvietà, ma complice anche la difficoltà nel misurare l’effettivo utilizzo di queste competenze, molti lavori d’analisi, anche per mancanza di precisi dati empirici, si concentrano principalmente sul livello di competenze in possesso della forza lavoro. Una prima questione è quindi capire, dati alla mano, quanto vengano utilizzate le competenze digitali nel mercato del lavoro italiano. Al tempo stesso, le imprese si trovano ad affrontare una duplice sfida: non solo hanno l’esigenza di mantenere le competenze dei lavoratori in organico costantemente aggiornate, ma devono anche essere capaci di attrarre e trattenere nuovi talenti. In un mercato globale sempre più competitivo, la carenza di forza lavoro qualificata appare infatti come la sfida per antonomasia in molte economie avanzate. Uno degli strumenti per attrarre e mantenere forza lavoro qualificata, se non il più immediato, è sicuramente il livello di remunerazione. A tal riguardo, come si colloca il nostro Paese in termini di remunerazione delle competenze digitali? Per rispondere a questi quesiti, abbiamo condotto un’analisi comparativa tra Italia e Germania, le due maggiori economie manifatturiere europee. Lo studio si basa sui dati dell’indagine europea sulle competenze e l’occupazione condotta nel 2021 dal Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale tra eccellenze e provincialismi. L’obiettivo è quello di identificare eventuali differenze nell’utilizzo e nella remunerazione delle competenze digitali nei mercati del lavoro dei due Paesi. I risultati dell’analisi restituiscono nel loro complesso un quadro interessante: seppure l’Italia mostri in media un utilizzo di competenze digitali minore rispetto al contesto tedesco, le differenze fra i due Paesi si concentrano nelle occupazioni meno qualificate, e in particolare nel settore manifatturiero, turistico e delle costruzioni, risultando invece assenti o contenute nelle occupazioni a medio-alta qualifica e negli altri settori. Inoltre, altro aspetto rilevante, tali differenze restano sostanzialmente costanti fra le diverse classi dimensionali d’impresa. A fronte di queste specificità nazionali, dall’analisi emerge tuttavia un ulteriore aspetto: a parità di condizioni, i lavoratori tedeschi godono di rendimenti salariali significativamente più elevati per le loro competenze digitali rispetto ai colleghi italiani.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11582/364707
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact