Nell'articolo si propone uno studio delle Canzoni spirituali di Bartolomeo Panciatichi: dopo aver dato conto del ritrovamento di un secondo testimone dell'opera prima ignoto, si tratteggia la figura di Giovanni Domenico Scevolini, possessore del secondo codice, fornendo alcuni dati nuovi per la ricostruzione del profilo intellettuale di quest'ultimo. Collazionando i due testimoni, si avanza l'ipotesi che i due manoscritti rappresentino due diverse fasi elaborative dell'opera: il manoscritto noto da tempo, autografo, testimonia la definitiva fase del testo, mentre quello per la prima volta recuperato attesta una precedente fase, pur avendo nei margini alcune varianti pertinenti all'ultima. La figura di Scevolini e il contesto geografico del secondo codice sembrano gettare una nuova luce sulla circolazione sotterranea della letteratura religiosa inquieta nel Cinquecento italiano. L'articolo presenta infine un saggio di commento alle sette canzoni e, in appendice, l'edizione critica integrale dei testi. The article is a study of Canzoni spirituali by Bartolomeo Panciatichi. After giving an account of the discovery of a previously unknown second manuscript of the work, the figure of its owner Giovanni Domenico Scevolini is outlined. This provides some new data for reshaping Scevolini's intellectual profile. Collating the two manuscripts, the hypothesis is put forward that they are two distinct stages in the writing of the work. The autograph manuscript, known of for some time, contains the final version while the only just discovered one is from an earlier phase, though it does have some variations in the margin relevant to the final stage of writing. The figure of Scevolini and the geographical context of the second manuscript cast new light on the clandestine circulation of unquiet religious literature in 16thcentury Italy. The article ends with a commentary on the seven songs and. in the appendix, a complete critical edition of the texts.
Le Canzoni spirituali di Bartolomeo Panciatichi
Fadini, Matteo
2016-01-01
Abstract
Nell'articolo si propone uno studio delle Canzoni spirituali di Bartolomeo Panciatichi: dopo aver dato conto del ritrovamento di un secondo testimone dell'opera prima ignoto, si tratteggia la figura di Giovanni Domenico Scevolini, possessore del secondo codice, fornendo alcuni dati nuovi per la ricostruzione del profilo intellettuale di quest'ultimo. Collazionando i due testimoni, si avanza l'ipotesi che i due manoscritti rappresentino due diverse fasi elaborative dell'opera: il manoscritto noto da tempo, autografo, testimonia la definitiva fase del testo, mentre quello per la prima volta recuperato attesta una precedente fase, pur avendo nei margini alcune varianti pertinenti all'ultima. La figura di Scevolini e il contesto geografico del secondo codice sembrano gettare una nuova luce sulla circolazione sotterranea della letteratura religiosa inquieta nel Cinquecento italiano. L'articolo presenta infine un saggio di commento alle sette canzoni e, in appendice, l'edizione critica integrale dei testi. The article is a study of Canzoni spirituali by Bartolomeo Panciatichi. After giving an account of the discovery of a previously unknown second manuscript of the work, the figure of its owner Giovanni Domenico Scevolini is outlined. This provides some new data for reshaping Scevolini's intellectual profile. Collating the two manuscripts, the hypothesis is put forward that they are two distinct stages in the writing of the work. The autograph manuscript, known of for some time, contains the final version while the only just discovered one is from an earlier phase, though it does have some variations in the margin relevant to the final stage of writing. The figure of Scevolini and the geographical context of the second manuscript cast new light on the clandestine circulation of unquiet religious literature in 16thcentury Italy. The article ends with a commentary on the seven songs and. in the appendix, a complete critical edition of the texts.File | Dimensione | Formato | |
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