In che modo il diritto biblico ci riguarda? Nell’età della scienza e della tecnologia abbiamo ancora qualcosa da imparare dalla sapienza degli antichi? Nell’epoca dell’informazione, quali strumenti abbiamo a disposizione per formare le coscienze? Cosa ci rende veramente umani? Queste sono le domande che emergono dalla lettura di Potere e diritto nell’Antico Testamento (ViTrend, Trento 2023) di Francesco Forlenza. Giudice per professione e studioso di letteratura e storia per passione, l’Autore riflette sul sistema di potere e sull’ordinamento giudiziario dell’Israele biblico, con lo scopo di riannodare i fili di una trama che ci riguarda, sia come fonte originaria sia come domanda per l’oggi. In mezzo, secoli di cambiamenti in cui questa fonte è stata trasformata, abbandonata, ripensata o è tornata nel pensiero laico e secolarizzato attraverso quei principi e quelle forme di diritto che rappresentano parte delle conquiste del pensiero giuridico moderno e contemporaneo. Una conoscenza del passato che si delinea come riscoperta di qualcosa che ci appartiene, ma anche come interrogativo sul presente. Potere e diritto nell’Antico Testamento non ha la pretesa di spiegare il diritto biblico, sul quale scorrono fiumi di inchiostro di autorevoli studiosi/e, ma si pone l’obiettivo di creare ponti tra il presente e quell’origine così complessa, da sembrare imperscrutabile, con l’obiettivo di ri-costruire una memoria che sia fondamento per la coscienza di uomini e donne comuni.

F. Forlenza, Potere e diritto nell’Antico Testamento, ViTrend, Trento 2023

Debora Tonelli
2024-01-01

Abstract

In che modo il diritto biblico ci riguarda? Nell’età della scienza e della tecnologia abbiamo ancora qualcosa da imparare dalla sapienza degli antichi? Nell’epoca dell’informazione, quali strumenti abbiamo a disposizione per formare le coscienze? Cosa ci rende veramente umani? Queste sono le domande che emergono dalla lettura di Potere e diritto nell’Antico Testamento (ViTrend, Trento 2023) di Francesco Forlenza. Giudice per professione e studioso di letteratura e storia per passione, l’Autore riflette sul sistema di potere e sull’ordinamento giudiziario dell’Israele biblico, con lo scopo di riannodare i fili di una trama che ci riguarda, sia come fonte originaria sia come domanda per l’oggi. In mezzo, secoli di cambiamenti in cui questa fonte è stata trasformata, abbandonata, ripensata o è tornata nel pensiero laico e secolarizzato attraverso quei principi e quelle forme di diritto che rappresentano parte delle conquiste del pensiero giuridico moderno e contemporaneo. Una conoscenza del passato che si delinea come riscoperta di qualcosa che ci appartiene, ma anche come interrogativo sul presente. Potere e diritto nell’Antico Testamento non ha la pretesa di spiegare il diritto biblico, sul quale scorrono fiumi di inchiostro di autorevoli studiosi/e, ma si pone l’obiettivo di creare ponti tra il presente e quell’origine così complessa, da sembrare imperscrutabile, con l’obiettivo di ri-costruire una memoria che sia fondamento per la coscienza di uomini e donne comuni.
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