La breve ma intensa vita di Georg Büchner cominciò da aspirante rivoluzionario della Società per i diritti dell’uomo per concludersi con la scrittura di tre drammi (La morte di Danton, Leonce e Lena, Woyzeck) e di una novella incompiuta (Lenz). Questa svolta estetica è forse da interpretare come un abbandono delle originarie istanze politiche? O la si deve invece concepire come un modo per continuare la lotta rivoluzionaria? Il presente volume pone all’attenzione del lettore la questione, raccogliendo alcune considerazioni sul pensiero politico dell’autore e sulle sue ricadute estetiche. Frutto di una giornata di studi dedicata all’argomento e di una convergenza di competenze, il volume affianca ai saggi di studiosi internazionali alcuni interventi di artisti teatrali. Al di là delle articolate sfaccettature del pensiero politico di Büchner, associato a una provocatoria originalità drammatica e in precario equilibrio fra pessimismo e determinazione, ciò che emerge è soprattutto la sua appassionata sincerità e combattività. Come si evince dal suo epistolario privato, Büchner concepiva la sua attività di scrittore come un modo per combattere «con le parole e con gli atti» i nemici «del diritto e della sana ragione», ovunque ciò fosse possibile. Teatro, vita sociale e politica si intrecciano dunque nelle sue opere drammatiche, offrendoci spunti di riflessioni che illuminano anche il presente.
Büchner artista politico
Piergiacomi, Enrico;
2015-01-01
Abstract
La breve ma intensa vita di Georg Büchner cominciò da aspirante rivoluzionario della Società per i diritti dell’uomo per concludersi con la scrittura di tre drammi (La morte di Danton, Leonce e Lena, Woyzeck) e di una novella incompiuta (Lenz). Questa svolta estetica è forse da interpretare come un abbandono delle originarie istanze politiche? O la si deve invece concepire come un modo per continuare la lotta rivoluzionaria? Il presente volume pone all’attenzione del lettore la questione, raccogliendo alcune considerazioni sul pensiero politico dell’autore e sulle sue ricadute estetiche. Frutto di una giornata di studi dedicata all’argomento e di una convergenza di competenze, il volume affianca ai saggi di studiosi internazionali alcuni interventi di artisti teatrali. Al di là delle articolate sfaccettature del pensiero politico di Büchner, associato a una provocatoria originalità drammatica e in precario equilibrio fra pessimismo e determinazione, ciò che emerge è soprattutto la sua appassionata sincerità e combattività. Come si evince dal suo epistolario privato, Büchner concepiva la sua attività di scrittore come un modo per combattere «con le parole e con gli atti» i nemici «del diritto e della sana ragione», ovunque ciò fosse possibile. Teatro, vita sociale e politica si intrecciano dunque nelle sue opere drammatiche, offrendoci spunti di riflessioni che illuminano anche il presente.File | Dimensione | Formato | |
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