Premesse e scopo dello studio I pazienti ricoverati in medicina interna si caratterizzano per una gravità clinica non omogenea con situazioni cliniche instabili che possono evolvere in aggravamenti con esito avverso di decesso o di trasferimento in reparti intensivi. Lo studio si è proposto di verificare se una organizzazione per intensità di cura (IC) è in grado di limitare questi eventi avversi durante l’ospedalizzazione. Metodi Sono stati analizzati i ricoveri in Medicina Interna dell’Ospedale di Trento, reparto organizzato secondo il modello di IC con assegnazione del paziente a diverse configurazioni di degenza in base alla gravità clinica. E’ stata confrontata l’attività di 12 mesi di organizzazione IC consolidata (1608 ricoveri) con 12 mesi in modalità di ricovero standard non-IC (1393 ricoveri). Gli esiti valutati sono stati i trasferimenti per aggravamento in reparti intensivi, la mortalità precoce (< 72 ore) e la mortalità totale. Risultati L’organizzazione IC vs non-IC ha permesso di ridurre in modo significativo il numero dei trasferimenti in reparti intensivi 27 (1.7%) vs 70 (5.0%) p<0.01 e la mortalità precoce 31 (1.9%) vs 44 (3.2%) p<0.03. La mortalità totale nei due periodi è risultata sovrapponibile, 109 (6.8%) vs 100 (7.2%), p=ns. Conclusioni I risultati indicano che il modello organizzativo per IC con una assistenza erogata in configurazioni di cura modulate in base alla gravità clinica, migliora l’efficacia delle cure riducendo i trasferimenti in reparti intesivi per aggravamento e riducendo la mortalità precoce.

L’organizzazione per intensità di cura migliora la gestione del paziente acuto e riduce la mortalità precoce intraospedaliera

Rigoni, Marta;Nollo, Giandomenico
2016-01-01

Abstract

Premesse e scopo dello studio I pazienti ricoverati in medicina interna si caratterizzano per una gravità clinica non omogenea con situazioni cliniche instabili che possono evolvere in aggravamenti con esito avverso di decesso o di trasferimento in reparti intensivi. Lo studio si è proposto di verificare se una organizzazione per intensità di cura (IC) è in grado di limitare questi eventi avversi durante l’ospedalizzazione. Metodi Sono stati analizzati i ricoveri in Medicina Interna dell’Ospedale di Trento, reparto organizzato secondo il modello di IC con assegnazione del paziente a diverse configurazioni di degenza in base alla gravità clinica. E’ stata confrontata l’attività di 12 mesi di organizzazione IC consolidata (1608 ricoveri) con 12 mesi in modalità di ricovero standard non-IC (1393 ricoveri). Gli esiti valutati sono stati i trasferimenti per aggravamento in reparti intensivi, la mortalità precoce (< 72 ore) e la mortalità totale. Risultati L’organizzazione IC vs non-IC ha permesso di ridurre in modo significativo il numero dei trasferimenti in reparti intensivi 27 (1.7%) vs 70 (5.0%) p<0.01 e la mortalità precoce 31 (1.9%) vs 44 (3.2%) p<0.03. La mortalità totale nei due periodi è risultata sovrapponibile, 109 (6.8%) vs 100 (7.2%), p=ns. Conclusioni I risultati indicano che il modello organizzativo per IC con una assistenza erogata in configurazioni di cura modulate in base alla gravità clinica, migliora l’efficacia delle cure riducendo i trasferimenti in reparti intesivi per aggravamento e riducendo la mortalità precoce.
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