Un cambio di paradigma. L'importazione di letteratura tedesca in Italia dopo il 1989

Il 1989 non fa che radicalizzare processi strutturali e culturali già in atto da tempo, tra cui vanno annoverati la crisi di legittimazione simbolica del comunismo, la marginalizzazione dell’intellettuale-scrittore e il venir meno dell’alleanza tra case editrici di cultura (in primis Einaudi, Feltrinelli, Adelphi) e istituzioni della sinistra politica, che in Italia aveva costituito per decenni il principale polo di resistenza al condizionamento della letteratura da parte della logica eteronoma del mercato. Questo ha determinato un vero e proprio cambio di paradigma nella nozione stessa di letteratura, che ha penalizzato la letteratura tedesca più delle altre. All’incirca dal 1999 sembra si prospetti un nuovo cambiamento: come mostra ad es. la consacrazione di W. G. Sebald, la consapevolezza che la letteratura vada trattata come un bene simbolico, secondo leggi proprie, torna a sfiorare le maggiori case editrici.