Un mondo perfetto. Il Decalogo come luogo di fondazione del popolo di Dio

Il capitolo analizza il testo biblico del Decalogo nella versione dell'Esodo e ne discute il ruolo politico nell'ambito della genesi del popolo di Israele. L'accozzaglia di schiavi uscita dall'Egitto sotto la guida di Mosè diventa "popolo" con valore giuridico attraverso la fede nel Dio liberatore e attraverso l'accoglienza dei principi fondamentali - il Decalogo - che gli permettono di conservare la libertà faticosamente conquistata. Il Decalogo si pone così come chiave di volta sia del passaggio politico identitario di Israele sia come proiezione a un futuro di libertà. Il lessico insieme al contesto letterario impediscono di attribuire al Decalogo un ruolo normativo secondo l'interpretazione del greco "nomos" cui si deve una perversione interpretativa nata dalla strumentalizzazione attuata con l'invenzione del catechismo in epoca di Riforma e Controriforma.