Mai nella storia umana il significato autentico della montagna, delle Terre alte, è stato così incerto. Dopo la fine della civiltà alpina, che della montagna aveva fatto un contesto di vita ricco di sfumature a dispetto dell’asperità dell’ambiente naturale, si è aperto nella nostra società un conflitto di interpretazioni in cui è il ruolo stesso della Montagna nella civiltà moderna a essere diventato problematico. Perché è «là» la montagna? A che pro? Che cosa ne dobbiamo fare? Che cosa ci possiamo aspettare dai suoi pregi e dai suoi difetti? Per questo motivo, nella sessione conclusiva del Convegno sul «Senso impervio», sono stati invitati a sedersi intorno allo stesso tavolo uno scrittore di montagna, un giovane musicista e un alpinista d'avanguardia, con l'obiettivo di far dialogare le loro prospettive convergenti. Di quella vivace conversazione è stato inserito nel saggio un riassunto strutturato curato dall'autore. La breve sezione finale non deve essere intesa come un tentativo di dire l'ultima parola, ma come un invito ad ampliare ulteriormente lo sguardo includendo gli ambienti alpini nelle nostre visioni della ricerca moderna dell'autenticità.

Perché è là? Un dialogo sulla montagna e i suoi significati con Sebastiano Beozzo, Antonio G. Bortoluzzi e Maurizio Zanolla (alias Manolo)

Costa P.
2023-01-01

Abstract

Mai nella storia umana il significato autentico della montagna, delle Terre alte, è stato così incerto. Dopo la fine della civiltà alpina, che della montagna aveva fatto un contesto di vita ricco di sfumature a dispetto dell’asperità dell’ambiente naturale, si è aperto nella nostra società un conflitto di interpretazioni in cui è il ruolo stesso della Montagna nella civiltà moderna a essere diventato problematico. Perché è «là» la montagna? A che pro? Che cosa ne dobbiamo fare? Che cosa ci possiamo aspettare dai suoi pregi e dai suoi difetti? Per questo motivo, nella sessione conclusiva del Convegno sul «Senso impervio», sono stati invitati a sedersi intorno allo stesso tavolo uno scrittore di montagna, un giovane musicista e un alpinista d'avanguardia, con l'obiettivo di far dialogare le loro prospettive convergenti. Di quella vivace conversazione è stato inserito nel saggio un riassunto strutturato curato dall'autore. La breve sezione finale non deve essere intesa come un tentativo di dire l'ultima parola, ma come un invito ad ampliare ulteriormente lo sguardo includendo gli ambienti alpini nelle nostre visioni della ricerca moderna dell'autenticità.
2023
979-12-218-0972-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11582/343347
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