Nel settembre 1919 alcune centinaia di disertori dell'esercito italiano, capitanati dal poeta Gabriele D'Annunzio, occuparono la città di Fiume. Porto di media importanza, già parte del regno d'Ungheria, Fiume era una città storicamente e linguisticamente italiana ma non era stata richiesta come compensazione per l'ingresso in guerra a fianco dell'Intesa nel patto di Londra del 1915. Alla fine del conflitto, il suo possesso fu al centro di un'aspra controversia tra il regno d'Italia, i suoi vecchi alleati e il nuovo regno jugoslavo sorto dalle ceneri della Duplice Monarchia austroungarica. Il volume prende in analisi il momento cruciale di quella che verrà poi ricordata come "impresa fiumana". Lo fa considerando la questione di Fiume come la variante italiana delle "guerre dopo la guerra" che afflissero l'Europa tra 1919 e metà degli anni venti, e rileggendo gli eventi in un'ottica transnazionale e culturale sotto tre profili particolari: come ribellione generazionale, come invenzione mediatica e come anticipazione del collasso dello stato liberale ad opera del fascismo.

Fiume 1919 : una guerra civile italiana

M. Mondini
2019-01-01

Abstract

Nel settembre 1919 alcune centinaia di disertori dell'esercito italiano, capitanati dal poeta Gabriele D'Annunzio, occuparono la città di Fiume. Porto di media importanza, già parte del regno d'Ungheria, Fiume era una città storicamente e linguisticamente italiana ma non era stata richiesta come compensazione per l'ingresso in guerra a fianco dell'Intesa nel patto di Londra del 1915. Alla fine del conflitto, il suo possesso fu al centro di un'aspra controversia tra il regno d'Italia, i suoi vecchi alleati e il nuovo regno jugoslavo sorto dalle ceneri della Duplice Monarchia austroungarica. Il volume prende in analisi il momento cruciale di quella che verrà poi ricordata come "impresa fiumana". Lo fa considerando la questione di Fiume come la variante italiana delle "guerre dopo la guerra" che afflissero l'Europa tra 1919 e metà degli anni venti, e rileggendo gli eventi in un'ottica transnazionale e culturale sotto tre profili particolari: come ribellione generazionale, come invenzione mediatica e come anticipazione del collasso dello stato liberale ad opera del fascismo.
2019
978-88-6973-364-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11582/326468
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