Background Le fratture del femore nei soggetti anziani si caratterizzano per alte mortalità e disabilità, con elevati costi sociali e sanitari. Le linee guida indicano come un trattamento precoce e multidisciplinare di tali pazienti migliori gli esiti clinici e organizzativi (1). Su questo tema, il Programma Nazionale Esiti (PNE) individua 5 indicatori di performance tra cui la percentuale di pazienti anziani trattati entro i 2 giorni e la mortalità a 30 giorni dal ricovero (2). Per l’ospedale S. Chiara di Trento dal 2008 al 2011 il PNE evidenziava esiti più sfavorevoli della media nazionale per la frazione di operati entro 2 giorni dal ricovero e migliori per la mortalità a 30 giorni. Nel luglio 2012 a seguito dell’assegnazione da parte della Giunta provinciale al Direttore generale dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di un obiettivo di miglioramento (3) veniva riorganizzata l'attività e istituito un percorso di orto geriatria per la gestione del paziente anziano complesso. L'obiettivo è stato reiterato nel triennio 2013-2015. Obiettivo L’obiettivo principale dello studio era monitorare l’andamento degli indicatori PNE, in particolare la frazione di pazienti operati entro i 2 giorni, per la gestione delle fratture del femore nell’anziano dell’Ospedale S. Chiara di Trento a quattro anni dall’introduzione di un percorso di orto geriatria. Metodi Analisi descrittiva dei dati forniti annualmente dal PNE che riportano indicatori e relativi intervalli di confidenza per le singole strutture ospedaliere ed il valore di riferimento nazionale (benchmark). Risultati Dal 2008 al 2011, in media, l’Ospedale S. Chiara di Trento interveniva entro i due giorni nell’11% dei casi contro un benchmark nazionale di circa il 30%. Con l’introduzione del percorso di orto geriatria, questo indicatore è progressivamente migliorato passando al 22,1%, 43,3%, 54,1% e 77,9% per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2015 rispettivamente. Negli stessi anni la media nazionale era migliorata al 40,5%, 46,0%, 49,9% e 54,6%. Negli anni in esame per l’ospedale S. Chiara la mortalità a 30 giorni non cambiava (in media 3%), rimanendo sempre inferiore al riferimento nazionale (6%). Conclusioni L’atteggiamento proattivo nel monitorare gli indicatori del PNE da parte dei professionisti, facilitato anche da un sistema di incentivazione basato sul "pay for performance" ha portato a un miglioramento progressivo e significativo nella percentuale di operati entro i due giorni dal ricovero per frattura del femore nell’anziano, passando da una situazione molto critica ad una condizione di netto superamento della media nazionale.

Monitoraggio di indicatori del Programma Nazionale valutazione Esiti (PNE) a quattro anni dall’introduzione di un percorso di orto geriatria per la gestione della frattura del femore nell’anziano in provincia di Trento.

Rigoni M;Nollo G.
2017-01-01

Abstract

Background Le fratture del femore nei soggetti anziani si caratterizzano per alte mortalità e disabilità, con elevati costi sociali e sanitari. Le linee guida indicano come un trattamento precoce e multidisciplinare di tali pazienti migliori gli esiti clinici e organizzativi (1). Su questo tema, il Programma Nazionale Esiti (PNE) individua 5 indicatori di performance tra cui la percentuale di pazienti anziani trattati entro i 2 giorni e la mortalità a 30 giorni dal ricovero (2). Per l’ospedale S. Chiara di Trento dal 2008 al 2011 il PNE evidenziava esiti più sfavorevoli della media nazionale per la frazione di operati entro 2 giorni dal ricovero e migliori per la mortalità a 30 giorni. Nel luglio 2012 a seguito dell’assegnazione da parte della Giunta provinciale al Direttore generale dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di un obiettivo di miglioramento (3) veniva riorganizzata l'attività e istituito un percorso di orto geriatria per la gestione del paziente anziano complesso. L'obiettivo è stato reiterato nel triennio 2013-2015. Obiettivo L’obiettivo principale dello studio era monitorare l’andamento degli indicatori PNE, in particolare la frazione di pazienti operati entro i 2 giorni, per la gestione delle fratture del femore nell’anziano dell’Ospedale S. Chiara di Trento a quattro anni dall’introduzione di un percorso di orto geriatria. Metodi Analisi descrittiva dei dati forniti annualmente dal PNE che riportano indicatori e relativi intervalli di confidenza per le singole strutture ospedaliere ed il valore di riferimento nazionale (benchmark). Risultati Dal 2008 al 2011, in media, l’Ospedale S. Chiara di Trento interveniva entro i due giorni nell’11% dei casi contro un benchmark nazionale di circa il 30%. Con l’introduzione del percorso di orto geriatria, questo indicatore è progressivamente migliorato passando al 22,1%, 43,3%, 54,1% e 77,9% per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2015 rispettivamente. Negli stessi anni la media nazionale era migliorata al 40,5%, 46,0%, 49,9% e 54,6%. Negli anni in esame per l’ospedale S. Chiara la mortalità a 30 giorni non cambiava (in media 3%), rimanendo sempre inferiore al riferimento nazionale (6%). Conclusioni L’atteggiamento proattivo nel monitorare gli indicatori del PNE da parte dei professionisti, facilitato anche da un sistema di incentivazione basato sul "pay for performance" ha portato a un miglioramento progressivo e significativo nella percentuale di operati entro i due giorni dal ricovero per frattura del femore nell’anziano, passando da una situazione molto critica ad una condizione di netto superamento della media nazionale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11582/317549
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