I benefici che le tecnologie dell’informazione possono apportare alla somministrazione sicura di farmaci sono stati ampiamente esplorati in letteratura. Esiste tuttavia un vasto consenso sulla necessità di considerare sia i protocolli formali sia le pratiche di lavoro informali nella progettazione di sistemi informatici che possano efficacemente supportare processi di coordinamento complessi come quelli necessari per la gestione farmacologica. Attraverso il presente contributo indagheremo il processo di introduzione di un nuovo sistema di somministrazione sicura della terapia illustrando i risultati di una ricerca qualitativa svolta in due reparti di oncologia medica del Nord Italia. La ricerca ha messo in luce come la sicurezza del sistema, che dovrebbe essere garantita da protocolli formali standardizzati, venga supportata da pratiche informali, conoscenza situata e lavoro di articolazione, che permettono il coordinamento tra i diversi attori. La ricerca ha inoltre svelato come, nonostante le micro–politiche che l’introduzione del nuovo sistema vorrebbe imporre attraverso il controllo dei superiori sullo staff, la sicurezza del processo venga garantita dal lavoro di articolazione e dal mutuo controllo tra le diverse figure professionali.
La sicurezza come pratica materiale di coordinamento. Il caso dell’introduzione di un Sistema per la gestione della terapia oncologica
Fornasini Silvia;Piras Enrico Maria;Miele Francesco
2017-01-01
Abstract
I benefici che le tecnologie dell’informazione possono apportare alla somministrazione sicura di farmaci sono stati ampiamente esplorati in letteratura. Esiste tuttavia un vasto consenso sulla necessità di considerare sia i protocolli formali sia le pratiche di lavoro informali nella progettazione di sistemi informatici che possano efficacemente supportare processi di coordinamento complessi come quelli necessari per la gestione farmacologica. Attraverso il presente contributo indagheremo il processo di introduzione di un nuovo sistema di somministrazione sicura della terapia illustrando i risultati di una ricerca qualitativa svolta in due reparti di oncologia medica del Nord Italia. La ricerca ha messo in luce come la sicurezza del sistema, che dovrebbe essere garantita da protocolli formali standardizzati, venga supportata da pratiche informali, conoscenza situata e lavoro di articolazione, che permettono il coordinamento tra i diversi attori. La ricerca ha inoltre svelato come, nonostante le micro–politiche che l’introduzione del nuovo sistema vorrebbe imporre attraverso il controllo dei superiori sullo staff, la sicurezza del processo venga garantita dal lavoro di articolazione e dal mutuo controllo tra le diverse figure professionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.