Il numero monografico nasce dall’intento di offrire nuovi spunti e prospettive di analisi storiografica in merito al primo centro-sinistra italiano a mezzo secolo dalla sua nascita. Sebbene la rilevanza epocale della sua comparsa nella storia repubblicana sia stata ribadita a più riprese, la sua disamina puntuale si è spesso limitata alla tortuosa gestazione all’interno dell’universo partitico e in riferimento pressoché esclusivo alle peculiari condizioni del paese, rafforzando l’interpretazione di un eterno «eccezionalismo» del caso italiano. In aggiunta, altrettanto spesso il processo degenerativo in cui il centro-sinistra incorse presto, i limiti e le contraddizioni che la sua azione avrebbe palesato negli anni successivi e il suo presunto lascito in termini di mancate risposte ai problemi del paese hanno spesso oscurato lo spirito con cui l’intera operazione fu avviata, i propositi dei suoi protagonisti all’origine e la sua collocazione nell’evoluzione politica internazionale dell’epoca. Partendo da questi dati oramai acquisiti dalla storiografia si è cercato di collocare il centro-sinistra italiano e soprattutto i suoi esordi nel più ampio contesto di quel decennio del «riformismo europeo» che, secondo molti osservatori, è coinciso con gli anni Sessanta del secolo scorso. Per tentare questo ambizioso esercizio sono stati chiamati studiosi italiani e internazionali che vogliamo ringraziare per lo spirito di collaborazione e la disponibilità al confronto e alla contaminazione da loro posti al servizio della buona riuscita dell’operazione.
A cinquanta anni dal primo Centro-sinistra: un bilancio nel contesto internazionale
Bernardini, Giovanni;
2014-01-01
Abstract
Il numero monografico nasce dall’intento di offrire nuovi spunti e prospettive di analisi storiografica in merito al primo centro-sinistra italiano a mezzo secolo dalla sua nascita. Sebbene la rilevanza epocale della sua comparsa nella storia repubblicana sia stata ribadita a più riprese, la sua disamina puntuale si è spesso limitata alla tortuosa gestazione all’interno dell’universo partitico e in riferimento pressoché esclusivo alle peculiari condizioni del paese, rafforzando l’interpretazione di un eterno «eccezionalismo» del caso italiano. In aggiunta, altrettanto spesso il processo degenerativo in cui il centro-sinistra incorse presto, i limiti e le contraddizioni che la sua azione avrebbe palesato negli anni successivi e il suo presunto lascito in termini di mancate risposte ai problemi del paese hanno spesso oscurato lo spirito con cui l’intera operazione fu avviata, i propositi dei suoi protagonisti all’origine e la sua collocazione nell’evoluzione politica internazionale dell’epoca. Partendo da questi dati oramai acquisiti dalla storiografia si è cercato di collocare il centro-sinistra italiano e soprattutto i suoi esordi nel più ampio contesto di quel decennio del «riformismo europeo» che, secondo molti osservatori, è coinciso con gli anni Sessanta del secolo scorso. Per tentare questo ambizioso esercizio sono stati chiamati studiosi italiani e internazionali che vogliamo ringraziare per lo spirito di collaborazione e la disponibilità al confronto e alla contaminazione da loro posti al servizio della buona riuscita dell’operazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.