Quando si affrontano degli stati di malattia e si accede più volte ai servizi sanitari, non ci curiamo del fatto che i referti prodotti potranno un giorno essere trasformati in supporti digitali. Comunemente le pratiche dell’archiviare, selezionare e trasferire i documenti tra i vari professionisti sanitari potrebbero in effetti prestarsi a questo obiettivo, ma a ben guardare, come suggeriscono gli esperti di costruzione di sistemi informatici più attenti, anche un banale documento medico risalente a qualche anno fa è capace di riportare in superficie emozioni, vissuti, sentimenti di sofferenza o di scampato pericolo che è opportuno considerare. In questo lavoro, sulla scorta di una ricerca empirica di stampo qualitativo, ci proponiamo di riflettere sull’intreccio tra le dimensioni cognitive, emozionali e funzionali a partire dall’osservazione delle pratiche in uso per la conservazione dei propri documenti sanitari. Una adeguata progettazione dei sistemi informativi deve, infatti, saper trarre dalle pratiche cognitive una consapevolezza della complessità di questi “documenti” e una capacità di ascoltare e leggere le dimensioni immateriali che questi documenti portano con sé

Le pratiche di gestione personale dei dati sanitari tra cognizione ed emozione

Piras, Enrico Maria;
2010-01-01

Abstract

Quando si affrontano degli stati di malattia e si accede più volte ai servizi sanitari, non ci curiamo del fatto che i referti prodotti potranno un giorno essere trasformati in supporti digitali. Comunemente le pratiche dell’archiviare, selezionare e trasferire i documenti tra i vari professionisti sanitari potrebbero in effetti prestarsi a questo obiettivo, ma a ben guardare, come suggeriscono gli esperti di costruzione di sistemi informatici più attenti, anche un banale documento medico risalente a qualche anno fa è capace di riportare in superficie emozioni, vissuti, sentimenti di sofferenza o di scampato pericolo che è opportuno considerare. In questo lavoro, sulla scorta di una ricerca empirica di stampo qualitativo, ci proponiamo di riflettere sull’intreccio tra le dimensioni cognitive, emozionali e funzionali a partire dall’osservazione delle pratiche in uso per la conservazione dei propri documenti sanitari. Una adeguata progettazione dei sistemi informativi deve, infatti, saper trarre dalle pratiche cognitive una consapevolezza della complessità di questi “documenti” e una capacità di ascoltare e leggere le dimensioni immateriali che questi documenti portano con sé
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