L’intervento intende indagare le concezioni circolanti all’interno della Chiesa cattolica e in particolare nella Compagnia di Gesù relative al femminile, che non solo, come rilevato dalla recente storiografia, fu protagonista della religiosità post-rivoluzionaria, ma anche interlocutore prezioso per l’ordine soppresso. Fu, infatti, anche attraverso una sorta di “incarnazione in corpi di donne” (le congregazioni femminili che trovarono la propria ossatura normativa e identitaria nel corpus ignaziano) che la Compagnia poté compiere la propria transizione verso la ricostituzione. L’attenzione sarà rivolta qui al lungo Ottocento: quale “donna” (quale coscienza, quale corpo, quale ideale posizione nella società) emerge dai discorsi prodotti dalla Compagnia di Gesù dopo la sua restaurazione? Quale immaginario, quali tensioni normative ad esso sottese? L’intervento prenderà in considerazione materiali a stampa destinati alla divulgazione (articoli della rivista italiana Civiltà cattolica, della francese Études, manuali di teologia morale ad uso dei confessori) e scritti inediti finalizzati ad una circolazione ristretta (corrispondenza interna alla Compagnia, pareri del Sant’Uffizio e materiali prodotti dai contatti fra il tribunale e l’ordine ignaziano). Dall’indagine fin qui compiuta sembrerebbe emergere un complesso intreccio fra tendenze solo in apparenza contraddittorie: da un lato, la presa d’atto dell’inevitabilità del rapporto col femminile, riconosciuto come interlocutore d’elezione, elemento cruciale nella strategia pastorale; dall’altro, l’affermazione, talvolta esplicitamente violenta nei toni, della sua intrinseca minorità.

Conceptions de la femme dans la Compagnie de Jésus au XIXe siècle: physiologie, morale, psychologie

Alfieri, Fernanda
2014-01-01

Abstract

L’intervento intende indagare le concezioni circolanti all’interno della Chiesa cattolica e in particolare nella Compagnia di Gesù relative al femminile, che non solo, come rilevato dalla recente storiografia, fu protagonista della religiosità post-rivoluzionaria, ma anche interlocutore prezioso per l’ordine soppresso. Fu, infatti, anche attraverso una sorta di “incarnazione in corpi di donne” (le congregazioni femminili che trovarono la propria ossatura normativa e identitaria nel corpus ignaziano) che la Compagnia poté compiere la propria transizione verso la ricostituzione. L’attenzione sarà rivolta qui al lungo Ottocento: quale “donna” (quale coscienza, quale corpo, quale ideale posizione nella società) emerge dai discorsi prodotti dalla Compagnia di Gesù dopo la sua restaurazione? Quale immaginario, quali tensioni normative ad esso sottese? L’intervento prenderà in considerazione materiali a stampa destinati alla divulgazione (articoli della rivista italiana Civiltà cattolica, della francese Études, manuali di teologia morale ad uso dei confessori) e scritti inediti finalizzati ad una circolazione ristretta (corrispondenza interna alla Compagnia, pareri del Sant’Uffizio e materiali prodotti dai contatti fra il tribunale e l’ordine ignaziano). Dall’indagine fin qui compiuta sembrerebbe emergere un complesso intreccio fra tendenze solo in apparenza contraddittorie: da un lato, la presa d’atto dell’inevitabilità del rapporto col femminile, riconosciuto come interlocutore d’elezione, elemento cruciale nella strategia pastorale; dall’altro, l’affermazione, talvolta esplicitamente violenta nei toni, della sua intrinseca minorità.
2014
9782875583321
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