È da ritenersi discriminatoria in via indiretta un’organizzazione dell’orario di lavoro che determini effetti anche solo potenzialmente lesivi nei confronti dei genitori lavoratori, in particolare delle lavoratrici madri.

Verso una dimensione antropocentrica del lavoro: la conciliazione come diritto soggettivo, nota a Trib. Firenze 22 ottobre 2019

Federica De Luca
2020-01-01

Abstract

È da ritenersi discriminatoria in via indiretta un’organizzazione dell’orario di lavoro che determini effetti anche solo potenzialmente lesivi nei confronti dei genitori lavoratori, in particolare delle lavoratrici madri.
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